Don Fabio Santambrogio, arciprete di Calcio – in provincia di Bergamo, al confine con il bresciano – nel giorno stesso del suo compleanno ha celebrato la Santa Messa d’Argento, cioè il suo essere sacerdote da 25 anni

Ebbene sì, son passati ormai cinque lustri da quella fresca domenica di primavera nella quale Fabio Santambrogio – 53 anni compiuti lo scorso maggio – ha celebrato la sua Prima Messa: come non ricordare il lungo corteo dal Palazzo Celesia alla Basilica con Sindaco e Banda cittadina in prima fila; come dimenticare i paramenti a festa di Chiesa e Oratorio ed i tantissimi Rivoltani riuniti per vedere ed applaudire un loro giovane che si accingeva a coronare la sua importante scelta di vita … in piazza e sulle strade si poteva facilmente respirare l’affetto espresso da gente di chiesa e non, di tanti concittadini consapevoli di essere di fronte ad un evento del tutto particolare: l’inizio di una vicenda che in qualche modo avrebbe portato un po’ di “rivoltanità” al di fuori dei confini del paese. Quello del sacerdote, lo sappiamo tutti, è un ruolo improntato sulla cura di una comunità, sull’attenzione alla sua unità e sull’impegno alla sua crescita. E che impronta avrebbe potuto portare con sé, nella sua nuova missione, quel giovane concittadino, se non il suo essere Rivoltano DOC?

Così è stato.

In questo quarto di secolo, presso le sedi dell’Opera don Calabria nelle quali don Fabio ha operato un po’ in tutta Italia, presso le borgate romane come studente ed educatore, a Soncino come Vicario parrocchiale, a Martignana Po come Parroco ed ora (dal 2015) a Calcio come Arciprete, avrà sicuramente esportato le esperienze rivoltane di chierichetto – successivamente valido istruttore del gruppo – di percussionista della Banda Cittadina, di giovane educatore dell’Oratorio di don Sergio Maffioli e di attivo volontario nelle numerose associazioni del paese.

C’è persino chi, nel pomeriggio dello scorso 10 ottobre 2021, in quella magnifica chiesa dall’inconfondibile cupolone che è l’arcipretale di Calcio – gremita di fedeli – al solenne canto dossologico del “Per Cristo, con Cristo, in Cristo …” ha sentito riecheggiare l’inconfondibile voce tenorile di Monsignor Angelo Cattaneo, indimenticabile Parroco di una lunga e complicata stagione di storia rivoltana che, tra gli altri, ha visto anche l’infanzia e l’adolescenza di Fabio, ora arciprete.

Si sa, le esperienze infantili ed adolescenziali son quelle che segnano indelebilmente la storia di una persona, ne influenzano la sensibilità, il modo di parlare e di pensare – e persino di cantare –,  ne forgiano il carattere e la personalità, bollano quel marchio che ognuno si porta appresso per tutta la vita.

Ed il legame con le proprie radici, dunque? Come lasciarselo alle spalle? Praticamente impossibile.

Non è retorico dunque affermare che, in tutti questi anni, siano molti i luoghi dove si sente parlare un po’ rivoltano e dove si possono conoscere – ascoltando gli aneddoti raccontati dal proprio prete – le vicende di vita rivoltana vissute tra Viale Piave e Viale Isonzo al Mobilificio Santambrogio. Là a Calcio, in riva all’Oglio, nei pressi di quel ricco territorio ancora bergamasco ma al confine con la bassa bresciana e non troppo distante dal Lago d’Iseo, si respira anche un po’ di Gera d’Adda e – perché no – sicuramente si sentirà anche qualche battuta pronunciata nel nostro meraviglioso quanto unico dialetto rivoltano. Come sono in molti, qui a Rivolta, a ricordare la bontà e la simpatia di papà Eugenio e mamma Renata – e non solo le famiglie dei numerosi rivoltani che hanno lavorato presso il loro Mobilificio – siamo certi che anche a don Fabio riaffiori spesso la memoria della sua giovinezza a Rivolta d’Adda.

Ce lo siamo fatti confermare dal diretto interessato. Ecco qualche domanda che gli abbiamo posto.

Caro don Fabio, siamo troppo “campanilisti” nell’affermare che nella tua missione c’è un pizzico di “rivoltanità” che hai acquisito in gioventù?

Posso affermare che quello che c’è presente in me non non è un pizzico, ma un abbondante “spirito” di rivoltanità, al punto che quando parlo di Rivolta mi brillano gli occhi. Ricordo che ogni volta che con mia mamma parlavamo della mia infanzia e della mia gioventù, mi prendeva in giro dicendomi: «Eh, la tua Rivolta!».

Qual è il ricordo più ricorrente della tua esperienza di vita vissuta qui in paese?

I ricordi più frequenti sono quelli legati alla mia adolescenza, con tutto quello che a quell’età mi ha circondato, dalle cose più banali a quelle più cariche di impegno. E pensando a questa fase della mia vita mi vengono in mente non solo le tante persone incontrate, ma anche ogni angolo del paese caratterizzato da persone, famiglie, anziani, giovani che mi hanno lasciato tanto. Tutte le volte che mi capita di tornare a Rivolta per qualche ricorrenza, percorrendo le sue vie mi sembra di rivivere quei bei momenti e di rivedere i volti di tutte quelle persone: di chi oggi è adulto e di chi ci ha già lasciati. La vita di comunità ti fa crescere come in una grande famiglia dove ci si conosce tutti. E salutarsi, parlarsi e confrontarsi con tutti sono atteggiamenti del tutto spontanei.

E la cosa che ti manca di più?

Ho nostalgia di tante cose, ma in particolare mi manca la bellezza della Basilica con il suo bel campanile, il luogo dove la mia fede è cresciuta insieme a tante persone che mi hanno aiutato ed hanno condiviso con me la bellezza di essere cristiani. Ho nostalgia dell’Istituto delle Suore Adoratrici, come ambiente dove fermarsi a pregare in silenzio davanti all’Eucarestia e incontrare quelle suore che ho visto dedicarsi con amore, in Oratorio, in Parrocchia, all’Asilo, in cucina, in portineria, in lavanderia … e mi hanno sempre riservato un aiuto, un consiglio, un attimo anche solo per chiacchierare. Per la mia vocazione le Suore Adoratrici sono state fondamentali. Ancora oggi porto con gioia il camice che Suor Teresia mi ha ricamato per la Prima Messa, ogni volta che lo indosso mi vengono in mente tutti i volti umili delle sorelle che ho incontrato nella mia crescita a Rivolta.

C’è un messaggio che vorresti inviare ai tuoi concittadini rivoltani?

Si, vorrei raccomandare ad essi di essere sempre orgogliosi di appartenere ad un paese come Rivolta d’Adda, con tutta la sua storia e le sue tradizioni, di non sprecare tutto quello che abbiamo ereditato e preservare tutto ciò che coloro che ci han lasciato, han costruito e valorizzato. I giovani possano portare avanti con coraggio tutto questo con lo stile che li caratterizza.

Grazie caro Don Fabio, faremo sicuramente tesoro delle tue raccomandazioni e ci adopereremo per mantenere vivo in tutti quello “spirito” di rivoltanità che tu ci hai dimostrato di non aver mai perduto.

Buona continuazione di lavoro!

Mercoledi 8 Dicembre 2021 alle ore 11,00 Don Fabio celebrerà la Messa d’Argento presso la Chiesa Parrocchiale di Rivolta d’Adda.

Altri articoli

Alberto Quadrelli, il Rivoltano più illustre di tutti, salì al cielo giusto otto secoli e mezzo fa
Ricostruito l’elenco degli amministratori comunali di Rivolta d’Adda dall’Unità d’Italia ad oggi
Il 17 marzo 1861 è il giorno che sancì la nascita del Regno d'Italia. I nomi dei 59 rivoltani che parteciparono alle Sette Campagne d'Indipendenza.
Foto di Gianluca Colombi
Il filmato della rappresentazione teatrale tenuta dalla Filodrammatica "Carlo Bertolazzi" di Rivolta d'Adda nei giorni 10-11-12 febbraio 2024
Il Pontefice toglie ogni dubbio sul contesto nel quale si celebrerà la kermesse fieristica di questo 2024.
Collocata in Porta San Michele, l’esposizione agricola si snodava nei pressi delle scuole. E le numerose osterie della zona diventavano luoghi nevralgici per le questioni di lavoro e per gli aspetti più ludici come, ad esempio, il gioco della mùrå.
Quest'anno, al ritorno delle tradizionali bancarelle della Fiera di Sant'Apollonia, possiamo tornare a gustare molte delle leccornie che, fin da bambini, siamo abituati a ricercare tra i numerosi banchetti.
Dopo l'imbarazzante esperienza sanremese, il mitico John Travolta da a tutti appuntamento in quel di Rivolta. Non mancate!
La Santissima, considerata dai più compatrona di Rivolta d'Adda, alla quale è dedicata l'annuale Fiera agricola, ha una storia molto particolare ed il suo culto è diffuso fin dal Medioevo in tutta Europa.
Il Comune di Rivolta d'Adda ha pubblicato il programma dell'edizione 2024 della kermesse agricola e commerciale.
Corilombardia in paese per una visita musical-culturale
16 settembre 2023 - Piazza Vittorio Emanuele II
Scritto nel 1932 dal Prevosto Mons. Stefano Renzi, su musica del Maestro Federico Caudana, è cantato ancor oggi
14 GIugno 2023 ore 21,00 - Centro Socio-Culturale "La Chiocciola"
Il 2 giugno, Percorso conoscitivo storico-artistico a cura dei "Custodi di arte e storia"
Il 25 aprile, Percorso conoscitivo storico-artistico a cura dei "Custodi di arte e storia"
Dal 5 Aprile 2023 al 24 Maggio 2023 - ore 21,00 - Centro Socio-Culturale, Sala Giovanni XXIII
Il filmato della rappresentazione teatrale tenuta dalla Filodrammatica "Carlo Bertolazzi" di Rivolta d'Adda nei giorni 18-19-20 febbraio 2023
All'importante Fiera di Sant'Apollonia non rinuncia proprio nessuno. Voi ci sarete?
La notizia di un impedimento alla partecipazione alla Fiera di Sant'Apollonia può provocare reazioni imprevedibili.
Non ci sono notizie precise riguardo alle origini della Fiera di Sant’Apollonia, ma alcuni documenti d’archivio ne attestano l’esistenza già nell’800
Ripubblichiamo volentieri una lirica dedicata alla Fiera di Sant'Apollonia da Cesare Sottocorno e pubblicato sul giornale della Pro Loco Rivolta Mese nel febbraio 1997
Il presidente USA ed il suo legame storico con l'importante appuntamento di metà febbraio a Rivolta d'Adda.
Il Comune di Rivolta d'Adda ha pubblicato il programma dell'edizione 2023 della kermesse agricola e commerciale.
In occasione della festività dedicata al Santo dal cantùn di Suori - che si celebra il 6 Febbraio - pubblichiamo un interessante articolo scritto dal Prof. Eugenio Calvi per la Voce di Sant'Alberto del Luglio 1992 che ci racconta momenti poco conosciuti della vita del Santo a Rivolta.
Il Prevosto di Rivolta descrive le emozioni che si provano nell'ammirare l'opera che Agostino Arrivabene ha donato al suo paese natale
Quella del 26 novembre 2002 è una data che molti rivoltani faticano a dimenticare. Il racconto dei giorni drammatici dell'alluvione.
L'opera dell'artista Agostino Arrivabene è stata inaugurata con una cerimonia pubblica tenutasi sabato 12 Novembre 2022
Il filmato dell'evento tenuto Domenica 18 settembre 2022
Il filmato dell'evento tenuto in Piazza Vittorio Emanuele II lo scorso 17 Settembre 2022
Dal 29 Settembre 2022 al 14 Dicembre 2022 - ore 21,00 - Centro Socio-Culturale, Sala Giovanni XXIII
Un filmato che documenta la serata dal sapore medievale alla quale ha partecipato tutta la comunità la sera del 19 settembre 1998
Una bellissima preghiera scritta dal Prof. Eugenio Calvi ci trasmette in modo eloquente ed autentico i sentimenti che i Rivoltani nutrono nei confronti del loro Santo Patrono
Appuntamento domenica 26 giugno 2022 all'Arci Il Sole a partire dalle ore 18 fino a tarda sera
Festa della musica a suon di banda sulle nostre strade, appuntamento in piazza per sabato 25 Giugno. Lo spettacolo sarà presentato da Laura Magnani
Per la Festa della Musica spazio anche ai giovani dj rivoltani divenuti partner speciali di Pro Loco Rivolta
Uno dei gruppi rivoltani più longevi si esibirà giovedì in Piazza Ferri
In cartellone, da non perdere l’Appuntamento con l’opera, evento organizzato dall’Università del Ben-Essere di Rivolta d’Adda
Mini saggio della ripartenza, ma non solo. In scena gli allievi dei corsi musicali dell'associazione
Il noto gruppo rivoltano si esibirà con un concerto di canzoni originali in dialetto nella speciale location della Cùrt di Vàchi
Tanti gli eventi organizzati dalla Pro Loco in sinergia con numerose associazioni e gruppi locali
A Rivolta d'Adda, ancor oggi, ne possiamo ammirare molte testimonianze risalenti ad epoche diverse.
Le bellezze del nostro paese sono visitabili nell'ambito dell'iniziativa Giornate dei castelli, palazzi e borghi medievali promossa dall'Associazione Pianura da Scoprire
Ecco il nostro progetto per riscoprirlo, recuperlo e valorizzarlo
Questa parete traforata largamente presente presso le nostre cascine garantisce ventilazione ed arricchisce il decoro delle costruzioni. Chi ci sa dire a quale cascina rivoltana si riferisce l'esempio qui ritratto?
Brighella è una maschera popolare bergamasca della commedia dell'arte. Deve il suo nome al suo carattere vivace, attaccabrighe, insolente e dispettoso