La Santissima, considerata dai più compatrona di Rivolta d’Adda, alla quale è dedicata l’annuale Fiera agricola, ha una storia molto particolare ed il suo culto è diffuso fin dal Medioevo in tutta Europa.

Non ci è dato di sapere come la devozione per la vergine e martire Sant’Apollonia, che si ricorda il 9 febbraio di ogni anno, sia giunta dall’egizia Alessandria fino a casa nostra. Quel che si sa è che, fin dal Medioevo, il culto nei confronti di questa figura cristiana così esemplare si diffuse prima in Oriente e poi in tutto l’Occidente. Sono innumerevoli, infatti, le chiese, le edicole e le diverse opere d’arte a lei dedicate un po’ in tutta Europa. Così come numerose sono le comunità che assumono il suo nome o la invocano come patrona o compatrona.
A Rivolta d’Adda si tratta di un culto mantenuto vivo fino ai giorni nostri anche grazie all’ultracentenario evento mondano della Fiera Agricola a lei dedicata che ha assunto i sapori veri e propri di una festa patronale. Il confine tra il sacro ed il profano, per questa occasione, è mantenuto molto sottile, fino all’usanza di appellare la martire celebrata come Santissima: epiteto dal tenore apparentemente sacro, ma – per l’evidente difetto di attribuzione – dai lineamenti del tutto profani (per la Chiesa Cattolica, infatti, l’unico Santissimo è Gesù Cristo).

Il Martirologio Romano – libro liturgico che raccoglie notizie di tutti i Santi per i quali la Chiesa dispone una celebrazione propria – nell’introdurre i testi rituali dedicati a questa Santa recita così:

Ad Alessandria il natale di sant’Apollonia, Vergine e Martire, alla quale i persecutori, sotto Décio, prima estrassero tutti i denti, poi, innalzato ed acceso un rogo, minacciarono di bruciarla viva, se non avesse pronunciato con loro empie parole; ma essa, avendo riflettuto un poco tra sé, si svincolò improvvisamente dalle mani di quegli empi, e accesa internamente da più grande ardore di Spirito Santo, si gettò nel fuoco, che le avevano preparato, così spontaneamente, che gli autori stessi di quella crudeltà rimasero sbigottiti, come si fosse trovata più pronta una donna alia morte che il persecutore alla pena.

Quello del martirio di questa vergine è l’episodio che ha maggiormente ispirato il suo culto e la fama di protettrice dal mal di denti e di patrona dei dentisti, degli igienisti dentali e degli odontotecnici.

Il racconto così crudo ed inconsueto delle modalità attraverso le quali Apollonia fu torturata ed uccisa è davvero impressionante e proviene da una corrispondenza tra il Vescovo di Alessandria d’Egitto Dionigi e Fabio d’Antiochia – riportata dallo storico Eusebio di Cesarea nella sua Historia Ecclesiastica – in cui si narrano gli avvenimenti dei quali era stato testimone. “Nell’ultimo anno dell’impero di Filippo l’Arabo (243-249), nonostante che in quel periodo di sei anni, ci fu praticamente una tregua nelle persecuzioni anticristiane, scoppiò nel 248 ad Alessandria d’Egitto una sommossa popolare contro i cristiani, aizzata da un indovino alessandrino.
Molti seguaci di Cristo furono flagellati e lapidati, al massacro non sfuggirono nemmeno i più deboli; i pagani entrarono nelle loro case saccheggiando tutto il trasportabile e devastando le abitazioni. Durante questo furore sanguinario dei pagani, fu presa anche la vergine anziana Apollonia e le colpirono le mascelle facendole uscire i denti. Acceso poi un rogo fuori la città, la minacciarono di gettarcela viva, se non avesse pronunziato insieme a loro parole di empietà contro Dio. La donna chiese di essere lasciata libera un momento e una volta ottenuto ciò, si lanciò rapidamente nel fuoco venendo incenerita”
. Nella sua lettera, il vescovo Dionigi afferma che quella di questa vergine era stata una vita degna di ogni ammirazione e forse per questa condotta esemplare e per l’apostolato che doveva svolgere, si scatenò la furia dei pagani, che infierirono su di lei con particolare crudeltà.

Eusebio presenta Apollonia come “vergine anziana” (parthenos presbytès), ma l’iconografia sacra, come tutte le sante vergini, la raffigura in giovane età. Sono famosi i dipinti seicenteschi di Guido Reni (1575-1642), alcuni dei quali conservati presso il Museo del Prado di Madrid.

E molto preziosa è anche la statua lignea (qui sotto) di fattura settecentesca, di autore ignoto che viene esposta presso la Basilica di Rivolta d’Adda nei giorni dedicati alla Santa: la giovane ragazza dai lineamenti freschi e graziosi, reggendo un ramo di palma – simbolo del martirio – non si limita ad elevare il suo sguardo al cielo, ma si pone con quell’atteggiamento di dono di sé che contraddistingue la generosità della sua scelta di non rinnegare la fede in Cristo e che ispira, ancor’oggi, i sentimenti di ammirazione e di devozione che molti cristiani, da più parti del mondo, continuano a tributarle.

Il gesto di Apollonia di gettarsi nel fuoco pur di non commettere un peccato grave fu anche oggetto di una discussione dottrinale. Questo, come quello che riguarda molti altri martiri, appare per molti teologi un atto posto al confine della liceità cristiana e considerato un vero e proprio suicidio.

Eusebio d’Antiochia e Dionigi d’Alessandria non prendono posizione su questo argomento, ma cerca di farlo Sant’Agostino nella sua De civitate Dei ponendosi delle domande sul problema se sia lecito darsi volontariamente la morte per non rinnegare la fede: “Non è meglio compiere un’azione vergognosa, da cui è possibile liberarci col pentimento, più che un misfatto che non lascia spazio ad un pentimento che salvi?”. Ma considerare suicidio l’atto volontario di alcune sante donne, che in “tempo di persecuzione si gettarono in un fiume per sfuggire chi insidiava la loro castità”, lo lasciava perplesso. “E se fosse stato Dio stesso ad ispirare il gesto? Quindi non sarebbe stato un errore ma un’obbedienza”.

Insomma, si tratta di una vicenda – quella della nostra Sant’Apollonia – che anima, lungo i secoli, non solo la devozione dei comuni cristiani, ma anche le discussioni dei grandi teologi della Chiesa cattolica.

La storia di Rivolta d’Adda è parte della storia del mondo. Ed il fatto che il culto nei confronti di questa Santa sia giunto da tempo immemore fino al nostro borgo e si mantenga fino ai giorni nostri – anche se non è più consuetudine per i Rivoltani chiamare le proprie figlie con il suo nome (chi, oggi di mezz’età, non ha conosciuto Pulòniå Barchètå?) ne è una eloquente dimostrazione.

Ivan Losio

Lo sapevate che …

Oltre a quella di Rivolta d’Adda, esistono in Italia almeno altre 5 Fiere dedicate a Sant’Apollonia. Precisamente a:
Bellaria Igea Marina (provincia di Rimini),
Abbadia Lariana (provincia di Lecco),
Viganò (provincia di Lecco),
Pessano con Bornago (provincia di Milano),
Cantù (provincia di Como).

Sant’Apollonia è patrona dei seguenti comuni italiani:
Ariccia (RM)
Abbadia Lariana (LC)
Asso (CO)
Bellaria-Igea Marina (RN)
Camporotondo di Fiastrone (MC), compatrona
Cantù (CO)
Camponogara (VE)
Cantalupo (Cerro Maggiore) (MI), compatrona
Cuccaro Monferrato (AL)
Rallo (TN) compatrona
Patrignone (frazione di Montalto delle Marche) AP
Rivolta d’Adda (CR), considerata compatrona
Spera (TN)
Silvelle, fraz. di Trebaseleghe (PD), compatrona
Viganò (LC)
Vitigliano (frazione di Santa Cesarea Terme) (LE)

Sant’Apollonia dà il nome ad una frazione di Ponte di Legno (BS)

Altri articoli

Alberto Quadrelli, il Rivoltano più illustre di tutti, salì al cielo giusto otto secoli e mezzo fa
Ricostruito l’elenco degli amministratori comunali di Rivolta d’Adda dall’Unità d’Italia ad oggi
Il 17 marzo 1861 è il giorno che sancì la nascita del Regno d'Italia. I nomi dei 59 rivoltani che parteciparono alle Sette Campagne d'Indipendenza.
Foto di Gianluca Colombi
Il filmato della rappresentazione teatrale tenuta dalla Filodrammatica "Carlo Bertolazzi" di Rivolta d'Adda nei giorni 10-11-12 febbraio 2024
Il Pontefice toglie ogni dubbio sul contesto nel quale si celebrerà la kermesse fieristica di questo 2024.
Collocata in Porta San Michele, l’esposizione agricola si snodava nei pressi delle scuole. E le numerose osterie della zona diventavano luoghi nevralgici per le questioni di lavoro e per gli aspetti più ludici come, ad esempio, il gioco della mùrå.
Quest'anno, al ritorno delle tradizionali bancarelle della Fiera di Sant'Apollonia, possiamo tornare a gustare molte delle leccornie che, fin da bambini, siamo abituati a ricercare tra i numerosi banchetti.
Dopo l'imbarazzante esperienza sanremese, il mitico John Travolta da a tutti appuntamento in quel di Rivolta. Non mancate!
La Santissima, considerata dai più compatrona di Rivolta d'Adda, alla quale è dedicata l'annuale Fiera agricola, ha una storia molto particolare ed il suo culto è diffuso fin dal Medioevo in tutta Europa.
Il Comune di Rivolta d'Adda ha pubblicato il programma dell'edizione 2024 della kermesse agricola e commerciale.
Corilombardia in paese per una visita musical-culturale
16 settembre 2023 - Piazza Vittorio Emanuele II
Scritto nel 1932 dal Prevosto Mons. Stefano Renzi, su musica del Maestro Federico Caudana, è cantato ancor oggi
14 GIugno 2023 ore 21,00 - Centro Socio-Culturale "La Chiocciola"
Il 2 giugno, Percorso conoscitivo storico-artistico a cura dei "Custodi di arte e storia"
Il 25 aprile, Percorso conoscitivo storico-artistico a cura dei "Custodi di arte e storia"
Dal 5 Aprile 2023 al 24 Maggio 2023 - ore 21,00 - Centro Socio-Culturale, Sala Giovanni XXIII
Il filmato della rappresentazione teatrale tenuta dalla Filodrammatica "Carlo Bertolazzi" di Rivolta d'Adda nei giorni 18-19-20 febbraio 2023
All'importante Fiera di Sant'Apollonia non rinuncia proprio nessuno. Voi ci sarete?
La notizia di un impedimento alla partecipazione alla Fiera di Sant'Apollonia può provocare reazioni imprevedibili.
Non ci sono notizie precise riguardo alle origini della Fiera di Sant’Apollonia, ma alcuni documenti d’archivio ne attestano l’esistenza già nell’800
Ripubblichiamo volentieri una lirica dedicata alla Fiera di Sant'Apollonia da Cesare Sottocorno e pubblicato sul giornale della Pro Loco Rivolta Mese nel febbraio 1997
Il presidente USA ed il suo legame storico con l'importante appuntamento di metà febbraio a Rivolta d'Adda.
Il Comune di Rivolta d'Adda ha pubblicato il programma dell'edizione 2023 della kermesse agricola e commerciale.
In occasione della festività dedicata al Santo dal cantùn di Suori - che si celebra il 6 Febbraio - pubblichiamo un interessante articolo scritto dal Prof. Eugenio Calvi per la Voce di Sant'Alberto del Luglio 1992 che ci racconta momenti poco conosciuti della vita del Santo a Rivolta.
Il Prevosto di Rivolta descrive le emozioni che si provano nell'ammirare l'opera che Agostino Arrivabene ha donato al suo paese natale
Quella del 26 novembre 2002 è una data che molti rivoltani faticano a dimenticare. Il racconto dei giorni drammatici dell'alluvione.
L'opera dell'artista Agostino Arrivabene è stata inaugurata con una cerimonia pubblica tenutasi sabato 12 Novembre 2022
Il filmato dell'evento tenuto Domenica 18 settembre 2022
Il filmato dell'evento tenuto in Piazza Vittorio Emanuele II lo scorso 17 Settembre 2022
Dal 29 Settembre 2022 al 14 Dicembre 2022 - ore 21,00 - Centro Socio-Culturale, Sala Giovanni XXIII
Un filmato che documenta la serata dal sapore medievale alla quale ha partecipato tutta la comunità la sera del 19 settembre 1998
Una bellissima preghiera scritta dal Prof. Eugenio Calvi ci trasmette in modo eloquente ed autentico i sentimenti che i Rivoltani nutrono nei confronti del loro Santo Patrono
Appuntamento domenica 26 giugno 2022 all'Arci Il Sole a partire dalle ore 18 fino a tarda sera
Festa della musica a suon di banda sulle nostre strade, appuntamento in piazza per sabato 25 Giugno. Lo spettacolo sarà presentato da Laura Magnani
Per la Festa della Musica spazio anche ai giovani dj rivoltani divenuti partner speciali di Pro Loco Rivolta
Uno dei gruppi rivoltani più longevi si esibirà giovedì in Piazza Ferri
In cartellone, da non perdere l’Appuntamento con l’opera, evento organizzato dall’Università del Ben-Essere di Rivolta d’Adda
Mini saggio della ripartenza, ma non solo. In scena gli allievi dei corsi musicali dell'associazione
Il noto gruppo rivoltano si esibirà con un concerto di canzoni originali in dialetto nella speciale location della Cùrt di Vàchi
Tanti gli eventi organizzati dalla Pro Loco in sinergia con numerose associazioni e gruppi locali
A Rivolta d'Adda, ancor oggi, ne possiamo ammirare molte testimonianze risalenti ad epoche diverse.
Le bellezze del nostro paese sono visitabili nell'ambito dell'iniziativa Giornate dei castelli, palazzi e borghi medievali promossa dall'Associazione Pianura da Scoprire
Ecco il nostro progetto per riscoprirlo, recuperlo e valorizzarlo
Questa parete traforata largamente presente presso le nostre cascine garantisce ventilazione ed arricchisce il decoro delle costruzioni. Chi ci sa dire a quale cascina rivoltana si riferisce l'esempio qui ritratto?
Brighella è una maschera popolare bergamasca della commedia dell'arte. Deve il suo nome al suo carattere vivace, attaccabrighe, insolente e dispettoso
I sentimenti dei Rivoltani DOC nei confronti della Fiera di Sant’Apollonia sono unici e ricordano il senso e l’importanza della propria storia e delle tradizioni nelle quali affondano le radici della comunità