Pubblicitario, copista, ritrattista e paesaggista: un artista rivoltano racconta la sua intera vita trascorsa in compagnia di pennelli e tavolozza
80 anni compiuti – quarantatre dei quali vissuti a Rivolta – si considera giustamente a tutti gli effetti Rivoltano Franco Mellini, un Maestro d’arte che ha molto da raccontare ai suoi concittadini.
Originario della terra dei Gonzaga – di Viadana – e giunto in paese come funzionario del Consorzio Agrario Provinciale, si è subito fatto conoscere tra gli operatori locali del mondo agricolo e, forte del suo carattere estroverso e gioviale, non ha avuto difficoltà ad inserirsi ben presto nel tessuto sociale della comunità. Non tutti sanno, però, che Franco vanta un passato professionale nel mondo della pittura. Con una carriera legata al campo della pubblicità, le sue attività hanno spaziato in diversi settori dell’universo artistico.
«Ai miei tempi non esisteva il computer – racconta – e tutto il mondo della pubblicità era disegnato a mano. Tutto ciò che veniva stampato sui giornali, sulle riviste e che veniva fatto vedere in televisione era da metter giù con matite, pastelli e pennelli: si copiavano prodotti, si disegnavano personaggi, si creavano paesaggi».
Un mondo nel quale non possono certo mancare abilità, esperienza e disponibilità a carichi di lavoro estenuanti. «Si lavorava giorno e notte – spiega – la nostra competenza era molto ricercata, contavano sulle nostre competenze anche nel mondo industriale per progettare soluzioni di packaging fino ad arrivare al design vero e proprio di prodotti di svariati settori».
Nel suo curriculum si leggono collaborazioni nell’industria dell’utensileria come Black & Decker, in quella dell’automotive come Crysler, ma anche progetti portati a termine nel mondo dei cartoni animati con la Walt Disney.
Certo la competenza a Franco Mellini non è mai mancata: una formazione iniziata al Liceo Artistico “Toschi” di Parma e giunta fino al Diploma di Maestro d’Arte conseguito presso il rinomato Istituto d’Arte di Urbino.
«Poi un bel giorno ho scelto di lasciare la metropoli per permettere a me, alla mia famiglia – e soprattutto a mio figlio Sergio che nel frattempo era venuto alla luce – di condurre una vita meno frenetica, più tranquilla ed a contatto con la natura. Mi proposero di occuparmi di commercio agrario qui a Rivolta. Quando giunsi in paese e conobbi le bellezze di questo luogo, subito me ne innamorai. Da allora non lo lasciammo più».
Lasciata la città ed il mondo dell’arte professionale, Franco Mellini non ha però mai smesso di coltivare la passione che gli aveva dato da vivere fino a quel momento. In casa sua ha sempre riservato un posto ai cavalletti ed alle tele. Ed ogni angolo della sua abitazione parla di un’attività che non si è mai interrotta e che gli ha permesso di mantenere, seppur non più professionalmente, il suo status di artista.
La sua prima ammiratrice è senza dubbio la moglie Maria Caterina che, appunto, va orgogliosa delle numerosissime opere che arredano la sua casa. Ma il pubblico di Mellini è ben più ampio.
«Ho clienti in tutta Italia, ancora oggi sono molto richiesto. Ho fatto mostre a Rivolta e paesi limitrofi, partecipato a eventi fieristici compresi quelli organizzati dalla nostra Pro Loco, come “Arte in piazza”. Sono conosciuto anche mediante il passaparola di persone che ammirano le mie opere».
Paesaggi, ritratti, nature morte, persino copie di opere di grandi come Leonardo da Vinci. La Donna con l’ermellino, la Belle Ferronnière, ed anche la Ragazza con l’orecchino di perla di Johannes Vermeer, sono in bella vista – insieme ad oltre cento altre opere – nel soggiorno di casa ed in quello scrigno d’arte che è lo studio del pittore. «E mia moglie non mi permette di cederle per nulla al mondo», aggiunge orgoglioso.
I luoghi ritratti sulle tele sono perlopiù quelli del nostro territorio – che peraltro l’artista dimostra di conoscere molto bene – il fiume Adda, i boschi golenali, le cascine, le strade bianche, le rogge, i ruscelli, la flora e la fauna locale.
L’abilità copiativa e ritrattistica forgiata nel mondo della pubblicità non è mai venuta meno. Lo si legge osservando da vicino le sue opere: ogni particolare è trattato con minuziosa cura. «Le setole dei pennelli che utilizzo arrivano a misurare anche il diametro di un capello», ci spiega. E questo la dice lunga sull’attenzione che questo artista dedica alla cura dei particolari.
«Mi chiamano il “pittore dell’acqua”», ci dice. In effetti, in ogni paesaggio che vediamo ritratto dentro le sue cornici capeggia uno specchio d’acqua. Ma non è certo questo l’unico motivo che gli ha fatto guadagnare l’importante appellativo. «Dipingere l’acqua, in ogni sua espressione ed inclinazione, è una delle sfide più difficili per ogni pittore. Ed io posso sostenere di riuscire a vincerla ogni volta».
Prima di congedarci dalla graziosa chiacchierata che ci ha permesso di intrattenere in casa sua, ci confida il suo maggior rimpianto. «Penso spesso a cosa sarebbe stata la mia vita se avessi continuato la mia carriera nel mondo dell’arte – ci dice – ma nel contempo realizzo che quella scelta mi ha permesso di conoscere Rivolta, il suo territorio e la sua gente. Ed il rammarico per quell’esperienza interrotta diventa compiacimento per tutte le cose belle che io e la mia famiglia abbiamo vissuto e stiamo vivendo in questa comunità».
I Rivoltani non possono che andare orgogliosi di poter annoverare, tra le sue fila, artisti del calibro di Franco Mellini. Ed il titolo di Rivoltano può certamente ritenersi acquisito non solo per la lunga permanenza in paese, ma anche per i grandi meriti conquistati sul campo.
Per contattare l’artista:
Tel. 036377088
E-mail franco.mellini41@gmail.com