Il viaggio, organizzato da ProLoco, ha interessato i luoghi più significativi di un Paese che custodisce molte testimonianze della nostra storia
Un viaggio in Polonia, un po’ sofferto a causa del Covid, programmato per aprile 2020 e rimandato per ben tre volte, ma ne è valsa veramente la pena. Un gruppo di 22 persone partite da Rivolta, Agnadello e dalle provincie di Milano, Brescia e Parma, ben amalgamate, un viaggio culturale.
Siamo partiti di mattina presto dall’aeroporto di Orio al Serio e, arrivati a Cracovia, abbiamo incontrato Gregorio, la nostra guida, che ci ha accompagnato per tutto il tour.
A Cracovia abbiamo visitato la città, molti palazzi sontuosi e parchi oltre ad un’ottima opportunità di vedere al Museo Nazionale la Dama dell’ermellino, opera di Leonardo Da Vinci e Main Square, la grande piazza (200 metri per lato) con la Basilica di S. Maria e le sue due torri, da una delle quali ad ogni ora un trombettiere scandisce le ore. Abbiamo poi pranzato e gustato ottimi pierogi (piatto locale: tortelloni con vari tipi di ripieno, dalla carne alle verdure).
Il secondo giorno, sveglia alle 6, e partenza per la visita al Santuario di Jasna Gora di Czestochowa per vedere la Madonna Nera, uno dei posti più visitati.
Nel pomeriggio trasferimento ad Auschwitz, una guida ci ha accompagnato nei blocchi dove sono esposti i reperti che testimoniamo lo sterminio da parte dei nazisti (avvenuto dal 1940 al 1945) di un milione e mezzo di uomini, donne e bambini, principalmente ebrei di vari paesi d’Europa. Tutto ciò documentato da fotografie e da oggetti (e non) esposti nelle vetrine. Vedere queste cose è stata un’emozione unica e toccante. A Birkenau quello che ha più sorpreso è stata l’estensione immensa dei campi con costruzioni e migliaia di alloggi, forni crematori e fosse comuni: qui il treno arrivava direttamente all’interno con i vagoni pieni di persone che credevano di poter lavorare, ma la loro sorte era tutt’altro. Abbiamo lasciato questi posti con tanto dolore per le persone che sono state coinvolte. Nel gruppo c’era Martino che ha voluto fare questo viaggio per vedere dove il fratello è stato portato nel 1944 e mai più tornato.
L’ultimo giorno abbiamo visitato il quartiere Ebraico e abbiamo completato la visita a Cracovia, la Chiesa dove il Papa San Giovanni Paolo II si recava a pregare. C’è un altare dedicato a lui e una targa posta sul banco dove solitamente si inginocchiava. Poi la collina di Wawel, con il Castello Reale con vista sulla Vistola e, il suo Drago (buttafuoco).
Nel pomeriggio visita alla Miniera di Sale, si scende fino a 130 metri di profondità percorrendo 800 gradini e corridoi. Lo spettacolo che si vede è unico. Vi trovano posto anche una chiesa – dove si celebrano anche matrimoni – sculture, quadri, pareti e pavimenti tutti lavorati nel sale, un ristorante, vari bar, negozi e una sala da ballo. Per risalire fortunatamente c’è un ascensore (stile miniera) che ci ha riportato in pochissimi secondi all’uscita.
L’ultima tappa l’abbiamo fatta alla Fabbrica di Shindler, ora diventato museo e la piazza delle sedie vuote dove venivano radunati gli Ebrei prima che venissero caricati sui vagoni per essere portati nei campi.
Il giorno dopo siamo rientrati a casa.
È stato un bellissimo tour, tutto il gruppo contento per questa ottima esperienza culturale e non. Da parte di tutti un ringraziamento alla Pro Loco che ha promosso questo tour organizzato dall’Agenzia Etlisind Viaggi di Milano.